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Immagine del redattorepier paolo caserta

L'acuto pamphlet di Silvia Guerini mette a nudo l'ideologia transumanista




Dal corpo neutro al cyborg post-umano (edizioni Asterios) è un acuto pamphlet nel quale l'autrice Silvia Guerini delinea i tratti della "visione transumanista di tecnocrati eugenisti che stanno dettando le agende mondiali":


"Mostreremo come una bambina/o, un adolescente, una donna, un uomo che non rientri negli stereotipi è incoraggiata/o a pensare se stessa/o come nata/o in un corpo sbagliato e come il nuovo approccio all'affermazione di genere spinga le bambine e i bambini verso un percorso con interventi medici e chirurgici dannosi e irreversibili.

Il corpo neutro e la modifica del corpo preparano la strada alla costruzione del cyborg post-umano e al l'ingegneria genetica dei corpi. Anche l'ultimo argine bioetico si appresta a cedere alle istanze transumaniste e sono già state gettate molteplici basi per costruire un'umanità neutra e illimitatamente modificabile. ".


Una settantina di pagine a mio parere utilissime dalla prima all'ultima. Molto utile per esempio, quanto si legge sull' indottrinamento" gender neutral" nelle scuole dell'anglosfera: "ideologie piene di retoriche accattivanti che si trincerano dietro le parole di libertà e uguaglianza, ormai svuotate del loro significato".


"In Canada l'indottrinamento all'" identità di genere" è penetrato nelle scuole, come conseguenza i bambini e le bambine dagli 11 anni chiedono che vengano usati i loro pronomi preferiti e molti adolescenti si definiscono pansessuali (....). In Canada ai bambini e bambine di tutte le età viene insegnato che hanno un'"identità di genere" e che questa è più significativa del sesso biologico. La politica della scuola prevede la possibilità di una "transizione sociale" senza che i genitori ne siano informati. Un padre è venuto a conoscenza che sua figlia veniva indicata con un nome maschile quando l'ha letto nell'annuario della settima classe (la seconda media italiana). Risulta significativa, e un pericoloso e preoccupante precedente, la condanna a 6 mesi di carcere e 30 mila dollari di multa a questo padre che si è opposto alla somministrazione dei bloccanti per sua figlia".


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